Altan al lavoro sui suoi personaggi

Francesco Tullio-Atan (per tutti, semplicemente Altan) nasce a Treviso il 30 settembre 1942, frequenta i primi studi a Bologna e la Facoltà di Architettura di Venezia.

Alla fine degli anni ‘60 vive a Roma e lavora a scenografia e sceneggiature per cinema e televisione, mentre inizia le prime collaborazioni come disegnatore con vignette colorate su Playmen e illustrando qualche libro.

Trasferitosi a Rio de Janeiro nel 1970, lavora nel cinema brasiliano e nel 1972 crea il suo primo fumetto per bambini Kika & Jaime, pubblicato dall’importante quotidiano Jornal do Brasil. Nel 1974 inizia a collaborare con giornali italiani: nel 1975 si stabilisce a Milano e poi ad Aquileia, dove vive tuttora. In quell’anno crea la cagnetta Pimpa, le cui storie sono pubblicate sul Corriere dei Piccoli fino alla chiusura di 20 anni dopo e dal 1987 sul mensile tutto suo Pimpa dal 1994 pubblicato dalla Franco Panini Ragazzi.

Intanto i suoi primi fumetti per adulti appaiono su Linus, mensile per cui pubblica a lungo e nel 1976 crea l’operaio Cipputi (ma anche Ada e la serie Trino). Le sue ormai famose vignette di satira politica escono ogni settimana in particolare su L’Espresso e nel quotidiano la Repubblica, per poi venire raccolte in numerosi libri dal 1977, insieme ai romanzi a fumetti ristampati in più forme fino a oggi: Colombo, Macao, Friz Melone, Franz, Cuori pazzi, Zorro Bolero. A questi si aggiungono nuove avventure della Pimpa (pubblicata di continuo e tradotta in Giappone, Francia, Spagna, Argentina, Portogallo) e dal 1978 anche Kamillo Kromo.

Dal 1992 illustra la collana Einaudi Ragazzi dei romanzi e racconti di Gianni Rodari, ma anche volumi per l’infanzia di Roberto Piumini e classici della letteratura.

Le sue creazioni raggiungono anche l’animazione: tra il 1982 e il 1983 lavora alla serie tv animata in 26 episodi della Pimpa, diretta da Osvaldo Cavandoli per una co-produzione internazionale con RAI, nel 1995 scrive la nuova serie Pimpa, le nuove avventure in altri 26 episodi da 5 minuti, realizzata nel 1997 con regia di Enzo d’Alò in co-produzione italo-franco-spagnola e replicata con altre serie nel 2010-2012 e nel 2015-2016, pubblicate anche in dvd nelle edicole. Oltre a premi e riconoscimenti, la fama del personaggio è tale che alcune scuole materne (in Friuli, Sardegna, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte) prendono il nome Pimpa. Nel 1992 viene anche realizzato lo speciale tv animato sul suo Kamillo Kromo e un video per la prima infanzia con 6 storie dalla serie di illustrati Il Primo Libro di Kika.

Sue opere vengono anche adattate per il teatro (fra cui Kamillo Kromo, oltre a curare costumi e scenografia su Babar, l’elefantino bianco per il Teatro alla Scala) e al cinema (il regista francese Gérard Zingg scrive il film Ada nel 1988 e il disegnatore satirico Sergio Staino dirige il film Non chiamarmi Omar nel 1992, ispirandosi al racconto Nudi e crudi), senza contare continue collaborazioni teatrali per grandi e piccoli (tra cui Il circo di Pimpa in tour), infinite ristampe e raccolte di vignette, ma anche premi giornalistici per la sintesi straordinaria che queste ultime riescono a esprimere (e rimanere valide per decenni), laboratori didattici e articoli di cartoleria, mobili d’arredamento e capi d’abbigliamento, mostre in Italia e all’estero (in particolare Francia, Belgio e Svizzera), un’app dedicata e un sito Internet.


Gli ospiti