Dal 2014, il festival Cartoon Club ha istituito il prestigioso Premio alla Carriera, un riconoscimento pensato per celebrare il talento, la passione e l’impegno di coloro che hanno dedicato la loro vita al mondo dell’animazione e del fumetto. Ogni anno, il premio viene conferito a grandi maestri e professionisti che, con la loro visione artistica e la loro creatività inesauribile, hanno saputo lasciare un’impronta profonda e duratura nel panorama culturale e nell’immaginario collettivo, ispirando generazioni di autori e appassionati.
Il Festival Cartoon Club consegna ogni anno il Premio alla Carriera agli autori e autrici che, con passione, talento e una profonda visione autoriale, hanno contribuito in modo determinante alla crescita e al riconoscimento culturale della letteratura a fumetti.
Questo riconoscimento celebra coloro che, attraverso il segno, la parola e la costruzione narrativa, hanno saputo trasformare il fumetto in una forma d’arte capace di emozionare, riflettere e incidere nell’immaginario collettivo. Le loro opere hanno attraversato epoche, stili e generazioni, rendendo il linguaggio fumettistico un veicolo potente di storie, memorie e idee.
Con questo premio, il Festival intende rendere omaggio a un percorso creativo esemplare, ma anche sottolineare il valore artistico e culturale di un mestiere che spesso agisce nel silenzio delle tavole, eppure lascia un segno indelebile nel cuore dei lettori.
Grazie a questi maestri del fumetto, il mondo continua a leggere, immaginare e pensare.
Il Premio alla carriera per la letteratura a fumetti 2025: Milo Manara

Milo Manara, nato a Luson nel 1945 e cresciuto a Verona, è uno dei più grandi maestri del fumetto contemporaneo. Famoso per lo stile elegante e l’inconfondibile sensualità delle sue figure femminili, ha trasformato il fumetto in un linguaggio artistico ammirato in tutto il mondo.
Dagli esordi negli anni ’60 fino alle collaborazioni con giganti come Hugo Pratt, Neil Gaiman, Alejandro Jodorowsky e Marvel, Manara ha creato opere iconiche come Giuseppe Bergman, Il Gioco, Tutto ricominciò con un’estate indiana e la biografia a fumetti Caravaggio. Fondamentale anche il suo rapporto con Federico Fellini, per il quale ha realizzato manifesti e illustrazioni per i film Intervista e La voce della luna, oltre a sviluppare un progetto a fumetti rimasto incompiuto dopo la morte del regista: Viaggio a Tulum, poi seguito da Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet.
La sua carriera spazia tra fumetto, illustrazione, cinema e arte visiva, mantenendo sempre un equilibrio unico tra erotismo, narrazione e bellezza del tratto. Amato a livello internazionale, Manara è stato celebrato in numerose mostre e pubblicazioni che ne testimoniano il ruolo centrale nella cultura visiva contemporanea.